Hai sempre voluto migliorare la plettrata alternata sulla chitarra elettrica ma non sai come fare? Senti le dita “granitiche” e ti sembra di essere bloccato e rigido?
Se hai queste difficoltà, leggendo questo articolo, potrai migliorare la tua plettrata alternata sulla chitarra elettrica con un esercizio sulla scala maggiore nello stile di Paul Gilbert!
La plettrata alternata è un argomento di cui non ci si stanca mai di parlare, probabilmente per la sua complessità tecnica o forse per via della sua estrema utilità sulla chitarra elettrica.
L’esercizio sulla scala maggiore che ti spiegherò oggi, se studiato a dovere, potrà darti uno spunto di studio interessante e un “boost” sulla plettrata alternata.
Prima di parlarti dell’esercizio, però, ti dò qualche consiglio utile per migliorare anche l’utilizzo della mano destra.
Con l’esperienza ho, infatti, appreso che spesso molti dei problemi legati alla plettrata alternata e alla chitarra elettrica riguardano soprattutto la mano destra (o sinistra se siete mancini): perdita di “potenza”, stanchezza e affaticamento, difficoltà nel sincronizzare le due mani, sono tutti problemi molto ricorrenti.
Consiglio 1
Innanzitutto il primo consiglio che ti dò è quello di plettrare molto piano, al massimo in un range dinamico intermedio.
Negli anni di studio mi sono reso conto che studiando gli esercizi a metronomo e incrementando gradualmente la velocità, spesso tendevo ad aumentare anche la potenza della mia plettrata alternata.
Di conseguenza l’ideale per lo studio è suonare e studiare gli esercizi non solo a diverse velocità ma anche con dinamiche differenti.
Tuttavia, in questo caso specifico e soprattutto se si studia con un suono crunch/distorto una differente pressione del plettro non farà cambiare il volume percepito ma solo il timbro della nota sulla chitarra elettrica.
Infatti, il suono distorto è già molto compresso, caratteristica che appunto ci permette di ridurre la potenza con cui plettrare senza perdere corposità del suono.
Consiglio 2
In secondo luogo un altro consiglio che posso darti è quello di poggiare il palmo della mano (ipotenar) sulle sellette del ponte.
Questa particolare impostazione deriva dal grande Paul Gilbert ma attenzione ad un dettaglio: potrai appoggiare la mano solo se il ponte è fisso o poggiato, dunque non ponte flottante.
Diversamente farai crescere l’intonazione delle corde generando un effetto molto sgradevole.
Grazie a questa impostazione riuscirai a bilanciare meglio la mano destra, stancarti di meno e mutare meglio le corde per evitare risonanze indesiderate.
Consiglio 3
Non a caso, il terzo consiglio che ti do è quello di mutare le corde con un leggero palm muting. Questa tecnica ti permetterà di enfatizzare l’attacco delle note e ti darà la sensazione di avere un suono più percussivo e preciso.
Consiglio 4
Un altro consiglio utile che invece riguarda la mano sinistra è quello di evitare di usare l’impostazione “da bending” quando si plettra.
I chitarristi usano il pollice per fare bending e potenti vibrati, poggiandolo “a uncino” sulla parte superiore del manico, in modo da avere più forze e più grip.
Tuttavia, questa tecnica influisce sulla agilità della mano ed è meglio evitarla quando si tratta di suonare dei lick veloci come questo.
Il Lick

Come potrai leggere nel pdf che puoi scaricare in allegato qui, questo lick si sviluppa sulla scala a 3 note per corda.
Questo significa che avremo appunto 3 note su ogni corda, su tutto il manico.
In questo caso specifico ho deciso di suonare il lick sul set di corde D e G. Mi muovo suonando solo queste due corde ma rispettando sempre le forme del sistema a 3 note per corda.
Parto dalla prima forma e arrivo fino all’ottava sopra, dunque torno indietro usando un pattern simile ma discendente.
Ti faccio notare che questo pattern può avere delle variazioni: infatti nel lick ho deciso di suonare le note in senso discendente quando salgo e in senso discendente quando scendo.
Tuttavia, posso avere le seguenti combinazioni:
- ascendente in salita, ascendente in discesa;
- discendente in salita, discendente in discesa;
- discendente in salita, ascendente in discesa.
Inoltre puoi anche decidere di “incrociare” le varie forme, cioè suonare in senso ascendente una forma, spostarti in avanti e suonare in senso discendente la successiva e così fino alla fine dell’esercizio.
Ti ricordo infine che puoi ripetere l’esercizio sugli altri set di corde Si e Mi, Sol e Si, Re e Sol, Mi basso e La.
In conclusione, ricorda di praticare questo lick suonandolo molto lento e con il metronomo andando ad aumentare la velocità gradualmente (massimo 5-10 bpm per volta) fino ad arrivare alla velocità che ritieni più opportuna.Spero che questo articolo ti sia stato utile e ci vediamo alla prossima lezione su questo blog!
Buono studio!
Alessandro Lunedì
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