Se avete sempre voluto suonare e studiare la chitarra Funk e l’accompagnamento ma non sapete da dove partire, ecco a voi 3 esercizi sulla ritmica efficaci per iniziare a praticare nel modo giusto.
In tutte e tre le varianti la mano destra ha ovviamente un ruolo determinante dato che, da un punto di vista tecnico, è quella che porta il ritmo.
Tuttavia, in questo video ci concentreremo principalmente su ciò che fa la mano sinistra per esaminare diverse soluzioni armoniche.
Esercizio 1
Il primo esercizio consiste nell’accompagnare utilizzando solo 3 note, muovendosi principalmente in orizzontale sul manico.
In questa prima fase vi consiglio di utilizzare solo le triadi, disponendo una nota per corda.
In un secondo momento possiamo iniziare a utilizzare altre possibilità armoniche e intervallari in modo creativo.
Infatti, nel video mi muovo su La dorico e suono non solo la triade ma anche molti intervalli di quarta.
Inoltre vado a giocare con dei “fills” tenendo ferme due note e cambiando la terza (non per forza quella al canto) per creare movimento.
Per quanto riguarda la mano destra, faremo un movimento ritmico continuo andando ad alternare gli accordi a 3 voci con delle ghost notes.
Inoltre mi piace molto creare un effetto “slap” sui cantini (come se stessi “strappando” con il plettro) soprattutto quando plettro verso l’alto.
Molto spesso è ideale creare dei loop ritmico-armonici di 2-4 battute senza timore di essere ripetitivi.
Ci basterà ascoltare artisti o band storiche del Funk (come James Brown o i Tower Of Power) per capire che non serve abusare troppo in questo genere.
Mi raccomando anche a stoppare in modo corretto tutte le corde che non suoniamo: in questo caso io muto le corde Re e La con il medio e l’anulare e le corde MI e La talvolta con il pollice (parlo solo della mano destra).
Esercizio 2
Un’altra possibilità è quella di accompagnare con le “single note”: questa tecnica di chitarra funk ci permette di creare un accompagnamento molto più secco che non sfrutta gli accordi bensì le note singole.
Anche in questo caso la mano destra non si ferma mai ed è sempre in alternanza tra ghost notes e note reali.
I pattern ritmici sono potenzialmente infiniti, per cui vi consiglio di provarne il più possibile magari “rubandoli” dai brani funk più famosi.
Nell’esempio che vi mostro nel video uso semplicemente la pentatonica minore e mi muovo su e giù andando a creare dei loop usufruendo anche di tecniche aggiuntive come lo slide.
Una variante dell’accompagnamento “continuo” (con alternanza di ghost notes e note reali) è quello di suonare dei piccoli interventi, anche questi a intervalli di tempo più o meno regolari.
Esercizio 3
Il terzo esempio è quello di suonare i cosiddetti “double stops”: questa tecnica affonda le sue radici nel Country ma che ha delle applicazioni interessanti anche nella chitarra Funk e nell’accompagnamento.
Si tratta di un approccio molto chitarristico in quanto sfruttiamo esattamente le geometrie, in questo caso della pentatonica.
Usiamo le note che si trovano all’interno della forma a coppie di 2, “incolonnate”, per così dire: avremo intervalli di terza e intervalli di quarta.
Possiamo utilizzare i double stops in maniera elaborata oppure in modo molto semplice per dare un effetto più riempitivo, andando a usare i vari set di corde e utilizzando anche qui altre tecniche complementari come lo slide.
In conclusione, vi ricordo di guardare anche il video associato a questo articolo per avere un quadro più completo sull’argomento e guardare gli esempi suonati.
Buono studio!
Alessandro Lunedì
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